Coronavirus, numeri in aumento in provincia secondo il Report Asl. A Veglie i casi salgono a 30

Coronavirus, numeri in aumento in provincia secondo il Report Asl. A Veglie i casi salgono a 30

LECCE – Risalgono i contagi in provincia: è quanto emerge dall’ultimo Report dell’Asl, curato dal Dott. Fabrizio Quarta, Direttore U.O.C. Epidemiologia e Statistica ASL Lecce.

Dopo che, nelle ultime settimane, i dati avevano evidenziato un miglioramento e una discesa nella curva ora i numeri tornano a risalire. Una notizia non buona, che invita ad una ancor maggiore prudenza nei comportamenti individuali e in famiglia.

Sono 1453 i cittadini presenti in provincia di Lecce attualmente Covid positivi, erano 1425 la scorsa settimana. I positivi sono 1,8 per 1000 abitanti in provincia, il dato è invariato. Ma vi sono diversi Comuni in rosso, quindi con un dato superiore a quello provinciale. E diverse situazioni che evidenziano una risalita. Così come è in risalita il trend settimanale del rapporto positivi/casi testati.

Passando alla situazione nei diversi Comuni, si evidenziano a Copertino 39 casi (erano 43 la scorsa settimana), a Lecce 165 (erano 157), a Leverano 10 (erano 15), a Nardò 33 (41 secondo lo scorso Report), a Porto Cesareo 18 (risultavano 34 una settimana fa), a Veglie 30 (erano 20).

Spiccano i numeri, in risalita, di Alessano, da 7 a 24, di Carmiano, da 24 a 44, di Casarano, da 52 a 68, di Castrignano del Capo, da 4 a 20, di Gagliano del Capo, da 6 a 15, di Racale, da 19 a 29, Taviano, da 17 a 31, Trepuzzi, da 35 a 46.

Risale, anche se di poco, il numero dei ricoverati: erano 95 la settimana scorsa, sono 98 questa settimana.

L’attenzione, alla luce di tale risalita, ancorché lieve, dev’essere al massimo. Proprio ai fini del contenimento del contagio, l’Italia è tornata in questi giorni in zona rossa e lo sarà nuovamente fino al 6 gennaio (tranne che per una breve parentesi, il 4 gennaio, in cui si tornerà alla colorazione “arancione”): non si può uscire di casa se non per ragioni di lavoro, salute, necessità. I negozi sono chiusi, salvo quelli che assicurano i servizi essenziali. Bar e ristoranti sono chiusi anch’essi, salvo per attività d’asporto e di consegna a domicilio. È possibile andare a trovare un parente o un amico in due (a meno che non ci sia un figlio minore di 14 anni e una persona disabile non autosufficiente convivente) e con un solo spostamento al giorno. Il coprifuoco sarà esteso dalle 22 alle 7 ma tornerà dalle 22 alle 5 l’1 gennaio.

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