Eroina per oltre 8 kg, poi sostanza da taglio e l’attrezzatura per il sottovuoto: arrestati in due

Eroina per oltre 8 kg, poi sostanza da taglio e l’attrezzatura per il sottovuoto: arrestati in due

LECCE – Oltre 8 kg di eroina. E materiale per il taglio della droga e il confezionamento. Abbastanza per finire in carcere. E, infatti, le porte di Borgo San Nicola si sono aperte per Marco Franchini, 47 anni, e Fabio Marzano, 52enne, entrambi leccesi, nomi già noti alle forze dell’ordine, arrestati nel tardo pomeriggio di ieri 15 marzo, a conclusione di un’operazione di polizia giudiziaria finalizzata alla repressione dei reati inerenti il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Ad operare il blitz gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, in collaborazione con il personale della Sezioni Volanti e con l’ausilio di unità cinofile dell’Ufficio Scalo Aereo e Marittimo di Brindisi. E il fiuto di Udor, infatti, non ha deluso.

I sospetti sono nati dal fatto che Marzano da diverso tempo si aggirava in via Archimede. La stessa zona in cui abita Franchini. Entrambi personaggi noti. Abbastanza per far scattare l’allarme. Sono così stati predisposti controlli, pedinamenti e accertamenti del caso.

Ieri pomeriggio Franchini è stato fermato per un controllo e questi subito avrebbe manifestato uno stato di nervosismo tale da indurre gli investigatori ad approfondire il controllo con una perquisizione personale, dell’autovettura e del garage, dove è spuntata una busta di plastica contenente 10 sacchetti di cellophane con all’interno della sostanza. Eroina, come accertato dal narcotest. Quantificata in oltre 5 kg.

Nello stesso ambiente è stato rinvenuto un cartone con dentro diverse confezioni in plastica e cellophane vuote, tipicamente utilizzate per confezionare panetti di sostanza stupefacente, con residui di sostanza dello stesso tipo di quella rinvenuta; due confezioni di cellophane trasparente con nastro adesivo di colore marrone contenenti sostanza da taglio; una confezione di cellophane trasparente contenente grammi 7,86 di eroina; una busta in cellophane contenente 2,8 kg di eroina; tre cartoni con 18 confezioni di mannitolo, sostanza usata per il taglio dell’eroina, da 500 grammi cadauna; una busta contenente della sostanza da taglio sfusa del peso di circa kg 50; diverse bilance e bilancini elettronici, di varia grammatura; una macchina sigillatrice per pacchi; la parte superiore di un frullatore in acciaio, intriso di residui di sostanza stupefacente; un cartone con 8 barattoli da 1 kg cadauno di mannitolo; un cartone bianco contenente Kg.3 circa di buste di cellophane trasparente dello stesso tipo utilizzato per confezionare i pacchi di eroina sopra descritti, ed un cartone vuoto con sopra scritto il destinatario, Marzano Fabio; una macchina per il sottovuoto; un altro bilancino elettronico con residui di sostanza stupefacente dello stesso tipo; rotoli di sacchetti per sottovuoto; una bilancia da cucina; un cutter la cui lama era intrisa di residui di sostanza.

Alla luce di quanto rinvenuto, è stato poi rintracciato Marzano. Accompagnato presso gli Uffici della Questura ed in preda, anche lui, a segni di nervosismo, nel corso di perquisizione, è stato trovato in possesso di diversi mazzi di chiavi. Tra queste quelle che lo stesso, alla presenza degli agenti, ha utilizzato per aprire sia il cancello carrabile di ingresso dalla via Archimede che la porta basculante corrispondente al garage di pertinenza della famiglia di Franchini, segno ritenuto inconfutabile del fatto che anche lui avesse la piena disponibilità dei luoghi.

La perquisizione è stata estesa anche nell’abitazione di Franchini dove, su una mensola in cucina, sono stati rinvenuti altri due bilancini elettronici, funzionanti, la somma di 2.390 euro in banconote di vario taglio e un assegno per l’importo di 3.350 euro.

Alla luce di quanto rinvenuto e sequestrato, tenuto conto dei riscontri oggettivi e visto l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, Marzano e Franchini sono stati tratti in arresto in flagranza di reato e, come disposto dal pm di turno, associati alla Casa Circondariale di Lecce.

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