I ragazzi Erasmus e il giramondo Hutchinson, cittadini attivi per l’ambiente: la rivoluzione green nasce dal basso

I ragazzi Erasmus e il giramondo Hutchinson, cittadini attivi per l’ambiente: la rivoluzione green nasce dal basso

LECCE – Oggetti di plastica, cartacce, bottiglie di birra: i ragazzi della sezione Esn – Erasmus Student Network, sezione di Lecce, hanno trovato questo e altro nell’uscita di due giorni fa.

Di sacchi ne hanno riempiti diversi, nella loro azione di ripulitura delle spiagge del litorale leccese, dall’Acaya fino a Frigole.

Con le loro bici prese a noleggio, i ragazzi, nel rispetto della normativa anticovid – la zona rossa scatta da domani – hanno risposto di sì alla chiamata del direttivo Esn e, attrezzati di guanti e buona volontà, hanno asportato ogni tipo di rifiuto che incontravano sulla loro strada.

L’obiettivo è stato duplice: curare il benessere mentale e fisico con una giornata trascorsa a contatto con la natura e dare un segnale sul fatto che ognuno, nel proprio piccolo, può contribuire a fare qualcosa per l’ambiente.

I ragazzi, tutti studenti Erasmus presso l’Università del Salento, provengono da diversi Paesi, Spagna, Francia, Austria, Ungheria, Romania, Turchia. Una delle cause di Esn Italia – e, dunque, delle sue sezioni territoriali – è, infatti, proprio l’Environmental Sustainability, che si fonda su tre pilastri fondamentali: la promozione della consapevolezza nelle comunità, il supporto a iniziative di cittadinanza attiva e volontariato green e l’organizzazione di eventi sostenibili, come ad esempio iniziative plastic free che possano contribuire a generare ulteriore consapevolezza nell’opinione pubblica.

Non è l’unico esempio di cittadinanza attiva che si è registrato sul territorio in questi giorni: è del 4 marzo scorso la tappa a Porto Cesareo di Martin Hutchinson, ex vigile del fuoco di Manchester, oggi giramondo in bicicletta accompagnato dal fedele cane Starsky, come da celebre telefilm degli anni Ottanta: dal 2006, macina chilometri proprio per promuovere la cultura del rispetto e della tutela dell’ambiente.

Anche in questo caso, il messaggio di cui si è fatto portatore è molto semplice: ognuno può fare la propria parte, evitando di buttare mozziconi per terra, o di lasciare i propri rifiuti in giro. Se si va in un bar a comprare un gelato, ad esempio, il tovagliolo non va lasciato distrattamente cadere per terra, ma buttato nel primo cestino che si incontra per strada. E non è scontato che lo facciano tutti.

In tempi non covid, Hutchinson si reca anche nelle scuole per trasmettere il suo messaggio alle giovani generazioni: divertirsi va bene, picnic e passeggiate sono eccellenti modi per trascorrere il proprio tempo, ma non bisogna disperdere i rifiuti. La plastica, soprattutto, è nemica giurata del mare e delle creature che lo popolano.

Hutchinson, che è già stato nel Salento qualche anno fa, non smette di portare in giro la sua piccola grande idea, quella di una rivoluzione verde che parta dal basso. La sua esperienza è rilevante non solo dal punto di vista ambientale, ma anche umano: il contatto con culture, stili, idee e pensieri differenti costituisce per lui e per chi ha la fortuna di incontrarlo un bagaglio ineguagliabile di esperienze. Tutte da condividere.

Iniziative differenti e distinte, quella dell’Esn e di Hutchinson, ma con un unico comune denominatore: la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino e la consapevolezza che ognuno può fare la sua parte. Basta un pizzico di buona volontà.

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