Tria Corda, studenti leggono il “Piccolo Principe” ai pazienti pediatrici del Fazzi

Tria Corda, studenti leggono il “Piccolo Principe” ai pazienti pediatrici del Fazzi

LECCE – Studenti leccesi a disposizione per portare dei momenti di benessere ai bambini sofferenti ricoverati in ospedale grazie a un linguaggio in grado di gettare ponti tra le generazioni: la lettura.

Del resto l’umanizzazione delle cure resta l’obiettivo prioritario di Tria Corda, che da oltre dieci anni si batte per la realizzazione del Polo pediatrico del Salento e che ha appunto promosso questo progetto. L’associazione è tra l’altro partner del Comune di Lecce e di “Fermenti Lattici” proprio nell’ambito di progetti dedicati alla lettura. Sinergie importanti per un obiettivo prioritario, quello di consentire ai bambini affetti da patologie di curarsi a Lecce in una struttura all’avanguardia, senza dover necessariamente affrontare viaggi della speranza.

L’attività si è svolta in due fasi: la prima è consistita in laboratori curati da Tria Corda per la formazione di studenti delle scuole superiori, appositamente selezionati e formati da Ippolito Chiarello, attore e regista professionista, nella lettura ad alta voce e teatralizzata del Piccolo Principe di A. Saint Exupery. La seconda fase si è svolta oggi, mercoledì 10 maggio, giorno in cui gli studenti delle terze e quarte classi del Liceo Scientifico “C. De Giorgi”, Liceo Classico “G. Palmieri, Istituto Tecnico “G. Deledda”, I.I.S.S. “Galilei-Costa-Scarambone”, si sono recati all’ospedale Vito Fazzi di Lecce per narrare i racconti del “Piccolo Principe” di A. Saint Exupery ai piccoli degenti di tre reparti del futuro Polo Pediatrico del Salento (Oncoematologia pediatrica, Pediatria e Chirurgia pediatrica).

Prima delle letture, il dottor Paolo Colavero, psicologo del reparto di Oncoematologia pediatrica del “Fazzi”, si è intrattenuto con i ragazzi per prepararli ad un incontro consapevole con i bambini ricoverati in ospedale.

Il progetto di lettura – ideato e promosso da Tria Corda – era già stato realizzato nel 2019 seguendo lo stesso format, ma con modalità differenti a causa del Covid. Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi: “I progetti avviati da Triacorda offrono un contributo rilevante in termini di umanizzazione e di qualità delle cure dedicate ai piccoli pazienti. I bambini vengono accolti in un luogo dal volto umano, con tempi scanditi non solo da terapie e medicine ma anche da momenti culturalmente ricchi e stimolanti, costruiti insieme agli studenti delle scuole superiori aderenti. La lettura diventa un ponte con ‘il fuori’ e un’occasione per discutere, confrontarsi, scoprire pezzi di mondo e coltivali al rientro a casa. Ringrazio Triacorda e le associazioni coinvolte, per averci donato questi progetti in ambiti nevralgici per i servizi ospedalieri dedicati ai nostri piccoli pazienti”.

Per il presidente di Tria Corda, Antonio Aguglia “comprensione, ascolto, empatia: sono i tre aspetti fondamentali che accompagnano un percorso virtuoso – come quello ideato e promosso dalla nostra Associazione – che punta all’umanizzazione delle cure. L’obiettivo è quello di mettere al centro i piccoli pazienti, per provare ad attenuare le difficoltà e i disagi che quotidianamente incontrano durante il loro ricovero in una struttura ospedaliera. Significa aver cura e prestare attenzione al bambino nella sua totalità. I nostri progetti sono orientati soprattutto a guardare ai suoi bisogni psicologici e relazionali al fine di migliorare la sua qualità di vita”.

“L’elemento più importante di questa esperienza entusiasmante – spiega l’attore e regista teatrale Ippolito Chiarello – è la possibilità che degli adolescenti possano incontrare dei bambini in difficoltà e attraverso la lettura riuscire a stabilire un contatto. Una lettura viva che diventa incontro e che diventa invito anche a leggere. Insomma, il libro e l’incontro come cura”.

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