Cutrofiano, più vicini i marchi della Ceramica artistica e di qualità. La palla passa al Consiglio nazionale

Cutrofiano, più vicini i marchi della Ceramica artistica e di qualità. La palla passa al Consiglio nazionale

CUTROFIANO (Lecce) – Un altro passo verso l’approvazione dei marchi della Ceramica Artistica e Tradizionale e della Ceramica di Qualità per la produzione degli artigiani ceramisti cutrofianesi.

C’è ancora un po’ di attesa, davanti, con l’auspicio che i sospirati riconoscimenti arrivino quanto prima. Ma, intanto, nella data di ieri, un passaggio importante si è compiuto: la Giunta regionale ha, infatti, approvato il Disciplinare di Produzione del Comune di Cutrofiano, strumento per definire i requisiti dei prodotti che si possono dotare dei marchi della Ceramica Artistica e Tradizionale e della Ceramica di Qualità.

Manca il passaggio finale, l’approvazione da parte del Consiglio Nazionale Ceramico, su proposta della Regione. A quel punto il Disciplinare costituirà un importante, fondamentale strumento per la valorizzazione della tradizione figula cutrofianese, anche ai fini della difesa della qualità e del pregio estetico delle produzioni ceramiche.

I prodotti che risponderanno ai requisiti potranno fregiarsi dei marchi della Ceramica Artistica e Tradizionale e della Ceramica di Qualità con valorizzazione della produzione, della tradizione e ricadute proficue sul tessuto economico locale.

L’Amministrazione Comunale di Cutrofiano, guidata dal sindaco Luigi Melissano, “è impegnata – si specifica in una nota – nell’opera di valorizzazione della tradizione figula cutrofianese e, oltre a sperare nell’esito positivo di quanto sopra, ha in programma di avviare attività di formazione nel campo dell’artigianato artistico, attuare agevolazioni economiche per il settore artigianale ed intraprendere iniziative di stretta collaborazione con altri centri di produzione ceramici, italiani ed europei”.

Infine, nell’ottica di condividere e far conoscere a tutta la cittadinanza le peculiarità della tradizione ceramica, saranno presto resi fruibili sul sito del Comune il contenuto del Disciplinare di Produzione, redatto dal Dott. Salvatore Matteo, e la relazione storico-artistica-economica, redatta a cura del Dott. Salvatore Matteo e del Dott. Vincenzo Ligori, a seguito della positiva valutazione della quale Cutrofiano è entrata nell’Associazione delle Città della Ceramica.

La lista di minoranza Cutrofiano Città per tutti sottolinea come il percorso parta da lontano, ovvero dai passaggi posti in essere grazie all’impegno dell’allora sindaco Lele Rolli, oggi, appunto, all’opposizione dell’amministrazione Melissano. Ed ecco i passaggi: “Con nota prot. 11882 del 12.10.2017, l’Amministrazione Rolli ha inoltrato al Consiglio Nazionale Ceramico – Ministero dello sviluppo Economico la richiesta di riconoscimento di Cutrofiano quale “Comune di affermata tradizione ceramica”. Il Ministero dello Sviluppo Economico con prot. prot. n. 15016 del 21.12.2017 ha riconosciuto Cutrofiano quale “Comune di affermata tradizione ceramica”, ai sensi della Legge n. 188/1990 da parte del Consiglio Nazionale Ceramico. A seguito del suddetto riconoscimento, l’Amministrazione Rolli ha proceduto alla predisposizione del Disciplinare di produzione, approvandolo con Delibera di Giunta n. 62 del 03.05.2019 ed inviandolo successivamente in Regione per l’approvazione definitiva”.

Ieri la bella notizia. “Oggi siamo ben felici di comunicare questo ulteriore traguardo, a tutela della produzione locale e della nostra tradizione ceramica. L’approvazione definitiva che chiuderà l’intero procedimento, spetterà al Consiglio Nazionale Ceramica, a cui questa delibera regionale di presa d’atto del disciplinare di produzione verrà inoltrata”, fanno presente, quindi, i consiglieri del gruppo Santo Donno e Oriele Rolli.

Il primo a parlare della novità, ieri, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci: “Cutrofiano, riconosciuto come il paese dell’artigianato che vanta una tradizione nella produzione ceramica risalente almeno al periodo medievale, avrà il suo marchio ad attestare l’alta qualità, il valore artistico dei suoi manufatti e l’indiscussa creatività e sapienza dei suoi artigiani”, ha dichiarato.

Ne è nata una discussione via social sulle origini del galletto, da qualche utente attribuite a Grottaglie, altra città pugliese che vanta una grande tradizione ceramica. Il presidente della pro loco di Cutrofiano Marco Forte è intervenuto nel dibattito per sottolineare che il “disegno” è proprio di ogni artista, mentre il simbolo “galletto” è universale rappresentando la ceramica in sé. E, in ogni caso, “avere in Puglia tre città della Ceramica – ribadisce Forte in una visione d’insieme – può essere solo un risultato prestigioso che denota storia e tradizione in una terra d’arte. Lo sviluppo di un territorio si ha attraverso la rete e non questo è mio e questo è tuo. Fortunatamente gli amministratori lavorano in questo senso”.

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