Incendio alla Strea, Aquaro (Legambiente): “Tutti siano sentinelle del territorio”

Incendio alla Strea, Aquaro (Legambiente): “Tutti siano sentinelle del territorio”

PORTO CESAREO (Lecce) – Incendio, stamattina, sulla Penisola della Strea in piena Riserva Regionale “Palude del Conte e Duna Costiera di Porto Cesareo”.

Intorno alle ore 11, alcuni volontari di Legambiente Porto Cesareo, durante l’ordinario servizio di monitoraggio della Riserva Regionale, in località la Strea, sono stati attratti da una discreta colonna di fumo e fiamme sprigionatesi da alcuni cespugli.

In quel momento l’incendio stava avvolgendo l’habitat di macchia mediterranea e il giuncheto a ridosso della riva, ma in poco tempo, a causa del vento di tramontana, il rogo ha interessato e, in parte danneggiato, il delicatissimo salicornieto: habitat prioritario caratterizzato dalla massiccia presenza di “salicornia Glauca”.

Considerato il delicato ecosistema presente sulla penisola della Strea, un vero e proprio scrigno di biodiversità a Porto Cesareo, con oltre 200 specie botaniche iscritte nella lista rossa della Regione Puglia, i volontari di Legambiente hanno immediatamente contattato il personale addetto alla vigilanza dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.

Constatata l’emergenza, è partita la segnalazione ai Vigili del Fuoco che nel giro di poco tempo sono intervenuti e hanno domato l’incendio. Al momento non è possibile indicare la matrice dell’evento, se dolosa o colposa. Un fatto è certo: gli incendi nell’area, che si verificano, a quanto pare, anche in inverno, danneggiano i delicati ecosistemi presenti, protetti da leggi nazionali e internazionali. Qualsiasi movimento in zona, da parte dell’uomo, richiede, perciò la massima cautela, in quanto basta poco per generare un grande danno, anche solo per distrazione.

Legambiente – con l’avvocato Luigi Massimiliano Aquaro, presidente del locale circolo – invita tutti, pertanto, “ad essere sentinelle del proprio territorio” in quanto le bellezze naturali di Porto Cesareo e le peculiarità floro-faunistiche ivi presenti “rappresentano – asserisce – uno scrigno prezioso del quale tutti devono essere gelosi custodi”.

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