Lo sguardo dei bambini sulle lotte in terra d’Arneo: “Il falò delle biciclette” docufilm firmato dal regista Frisenda

Lo sguardo dei bambini sulle lotte in terra d’Arneo: “Il falò delle biciclette” docufilm firmato dal regista Frisenda

VEGLIE (Lecce) – È una storia di sfruttamento e di lotta, di biciclette bruciate e di riscatto, di sopraffazione e orgoglio quella delle lotte in Terra d’Arneo tra il 1949 e il 1951, quando i tanti contadini reduci dalla guerra dovettero riprendersi con l’occupazione le terre incolte in mano ai ricchi possidenti che li avevano sfruttati per anni.

E Veglie, dove oggi ha sede il Gal Terra d’Arneo che racconta di un territorio straordinario figlio anche di quella incredibile prova di tenacia e coraggio, fu uno dei paesi più colpiti dalla violenza della polizia. In questo quadro le due ruote divennero un simbolo: darle alle fiamme era un modo per piegare la volontà dei contadini, che con quel povero mezzo dovevano raggiungere i campi.

È una storia che si racconta da 70 anni quella delle lotte in terra d’Arneo. Una storia di dolore, certo, come dolorosa sa essere solo la battaglia contro lo sfruttamento, e che oggi è stata raccolta a rilanciata dai piccoli alunni dell’Istituto Comprensivo statale Polo1 “Peppino Impastato” di Veglie che, durante il periodo di lockdown, ma sempre in ossequio alla normativa anticovid, hanno realizzato il docufilm dal titolo “Il falò delle biciclette. La bicicletta di papà”.

Una esperienza straordinaria, realizzata grazie alla capacità di visione e al talento del regista di Leverano Fabio Frisenda, che ha saputo guidare i piccoli attori in una storia complessa su temi altrettanto complessi come il lavoro, le battaglie per l’emancipazione, i diritti. La presentazione oggi, nella sede del Gal a Veglie, alla presenza dei bambini che, con il loro sguardo curioso sul mondo e la loro straripante gioia di vivere, hanno regalato ai presenti il senso della rinascita e della voglia di ripartire dopo un lunghissimo stop dettato dall’emergenza pandemica.

Il progetto, ideato dalla docente Ilenia Rollo e realizzato col team di colleghe Ilenia Maviglia, Fernanda Faggiano e Gianna De Tommasi insieme alla dirigente scolastica Daniela Savoia, s’inserisce nel concorso nazionale “Per Chi Crea” Edizione 2018 Bando 3 – Formazione e Promozione culturale nelle scuole settore cinema, promosso dal Ministero Beni Culturali e SIAE, con il patrocinio di GAL Terra d’Arneo ed Ecomuseo Terra d’Arneo. Domani, sabato 12 giugno, alle ore 20, la proiezione in serata presso masseria Le Fattizze a Nardò.

Dichiarazioni

“I nostri ragazzi si sono appropriati del patrimonio storico proprio e della loro terra, attraverso i racconti e la collaborazione viva di genitori e in alcuni casi nonni. Le ragioni, il prezzo, il valore delle lotte dell’Arneo rivivono in questo lavoro corale che rappresenta un altro passo importante del lavoro che l istituto comprensivo Peppino Impastato svolge da anni dell’ottica di una Maggiore consapevolezza del territorio, della sua storia, delle sue potenzialità”, ha dichiarato la dirigente Daniela Savoia.

“Siamo davanti all’ennesimo successo di questa terra piena di storia fascinazione – ha aggiunto Cosimo Durante, presidente del Gal -. La #meravigiosaterradarneo, come nell’hashtag coniato ormai tanto tempo fa. Un impegno che va avanti dagli anni ’80, quotidiano, condiviso, senza sosta, finalizzato a riscoprire noi per primi e raccontare poi all’esterno, le nostre peculiarità, la nostra storia, le radici, gli orizzonti futuri, le tradizioni, tassello dopo tassello. In questo ultimo caso giova ricordare che l’impegno dei ragazzi, del regista e dei docenti, è stato profuso in un periodo storico difficile, inatteso, che ci ha abituato alle distanze nostro malgrado. Ecco, riuscire a starsi vicini nonostante tutto, e produrre bellezza e memoria è un’altra straordinaria medaglia al petto della nostra terra”. Un racconto, ha specificato ancora Durante, non interpretato alla stregua di una “pagina ingessata”, ma di una visione che suggerisce “nuove rotte”, con un territorio diventato “punto di riferimento”.

“Ancora non mi sembra possibile essere riusciti a mettere insieme studenti, genitori, nonni per un lavoro che nasce nel 2018 e subisce lo stop del doppio lockdown – ha spiegato il regista Fabio Frisenda-. Ce l’abbiamo fatta con sforzi immani ma ci abbiamo creduto, portando avanti col cuore e la competenza corali, il riconoscimento ottenuto dal progetto a livello nazionale. Il medio metraggio realizzato è una chicca di passione, storia, bellezza”.

La giornalista Fabiana Pacella, che ha consegnato al pubblico la riflessione sul “bisogno di bellezza” di tutti soddisfatto dalla “purezza” dei bambini e dalla loro gioia di vivere, vero e proprio “balsamo per l’anima”, ha moderato l’evento, organizzato in presenza in ossequio alle normative anticovid.

Sono intervenuti anche il sindaco di Veglie Claudio Paladini e di Leverano Marcello Rolli. Il primo ha parlato di un “evento drammatico ma con un risvolto positivo”, in relazione alle lotte in terra d’Arneo cui alcuni suoi stessi familiari hanno preso parte. “Ben vengano queste manifestazioni”, ha poi specificato, “che i bambini possano raccogliere quella memoria”, passo preliminare perché la Terra d’Arneo possa rivivere sempre quei “fasti” e quegli slanci straordinari.

E Rolli ha sottolineato il fatto che una comunità è fatta anche di un patrimonio immateriale, fatto di storia, cultura, “valori importantissimi da custodire”. Secondo il primo cittadino di Leverano occorre appunto fare in modo che le comunità “non perdano la loro identità, la loro memoria”, appunto quel patrimonio immateriale fatto anche di storia, vita vissuta e un passato da far rivivere.

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