M5S alla resa dei conti: annunciate le espulsioni. E la salentina Lezzi promette battaglia

M5S alla resa dei conti: annunciate le espulsioni. E la salentina Lezzi promette battaglia

ROMA – “Saranno espulsi” i 15 pentastellati – e tra questi la salentina Barbara Lezzi – che ieri hanno votato no alla fiducia al Governo Draghi nel passaggio a palazzo Madama. Lo annuncia il capo politico Vito Crimi. E verifiche saranno fatte anche sui senatori assenti, al fine di appurare se la giustificazione fosse valida oppure no.

“I 15 senatori che hanno votato no sono venuti meno all’impegno del portavoce del Movimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Tra l’altro, il voto sul nascente Governo non è un voto come un altro. È il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l’esecutivo e l’opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all’opposizione“, spiega. In sostanza, “non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo”.

Una presa di posizione chiara, quella dei vertici del Movimento, che però qualcuno, tra gli attivisti, non esita a definire epurazione. Qualcun altro azzarda un’analisi politica dicendo che, così, si sta “facendo il gioco di Renzi”. In discussione pure il ruolo del capo politico Crimi.

Un fatto è certo: il M5S ha retto, a suo tempo, al voto del popolo dimostrando di saper intercettare bisogni e criticità espresse dal basso da cittadini stanchi e sfiduciati, ma non sta reggendo alle complicate dinamiche interne. La contrapposizione tra i puristi, refrattari ai compromessi, e gli altri, disposti ad alleanze anche scomode, sta causando, di fatto, una implosione. Anzi, uno strappo che ha il sapore di una vera e propria scissione nei fatti.

È possibile, ora, che i dissidenti diano vita a delle iniziative politiche e, forse, anche legali. Peraltro, tra i destinatari del provvedimento di espulsione ci sono nomi pesanti come quello di Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia. Mentre un’altra voce critica, Alessandro Di Battista, è fuoriuscito già da giorni dal Movimento. La pentastellata salentina Lezzi annuncia battaglia.

“Ho appena letto – afferma la senatrice Lezzi – il post del reggente perpetuo in cui comunica l’espulsione dal gruppo parlamentare dei 15 senatori, tra cui ci sono anche io, che ieri non hanno dato la fiducia al governo Draghi. Ho preso la decisione. Mi candido a far parte del comitato direttivo del M5S (da cui non sono espulsa). Credo che il 41% degli iscritti contrari ad allearsi con tutti, compresi Berlusconi, Salvini e Renzi, debbano essere rappresentati. Sono convinta, inoltre, che se il quesito fosse stato riproposto, come lo statuto prevede, quel 41% sarebbe stato più alto. Auspico, quindi, la massima serietà nel percorso che porta alle candidature e l’urgenza necessaria a sbloccare l’azione del M5S. Coraggio”.

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