[video] – Tradizione, fede e cultura nel video di Alessandro Maria Polito sulla Fòcara di Novoli

[video] – Tradizione, fede e cultura nel video di Alessandro Maria Polito sulla Fòcara di Novoli

LECCE/NOVOLI – Si rinnova il rito della Fòcara di Novoli, evento clou dell’inverno salentino e non solo, oltre che la festa del fuoco più grande del Mediterraneo.

Sentita la devozione della comunità novolese a Sant’Antonio Abate e ricchissimo il programma religioso e civile, presentato nei giorni scorsi all’auditorium del polo biblio-museale “Sigismondo Castromediano”, a Lecce, alla presenza delle autorità.

In apertura di conferenza stampa è stato proiettato il docufilm ideato e diretto da Alessandro Maria Polito, presidente dell’associazione “Icon Radio Visual Group Aps” e coordinatore generale e organizzativo della Fòcara. Sostenuto dal Comune di Novoli e finanziato dal Ministero del Turismo, il video, interamente girato e montato in alta definizione, esplora le diverse tappe della costruzione della Fòcara, partendo dalla raccolta delle “sarmente” fino ai giorni clou della festa – sia religiosa che civile – e via via documentando gli attimi della processione, la benedizione degli animali, la suggestiva accensione della pira, momenti che rendono questo rito unico e fortemente identificativo per Novoli ed i suoi abitanti.

Il docufilm è prodotto e diretto da Papel Studio (montaggio ed editing a cura di Daniele Pignatelli, Gianni Notaro, colorist Gianni Notaro), con soundtrack “Con le mie mani” del Canzoniere Grecanico Salentino, sound design & editing audio a cura di “Noise Creative Studio”, script supervisor Pasquale Lazzari, operatori Daniele Pignatelli, Gianni Notaro, Pasquale Lazzari, Samuele Del Colle, Angelo Gennari.

Una festa, ha spiegato il sindaco di Novoli, Marco De Luca, che culmina nell’accensione della Fòcara il 16 gennaio, ma che è il frutto di un lavoro che va avanti almeno per quattro mesi, che parte dalla campagna e che per il secondo anno consecutivo si è aggiudicato un importante contributo da parte del Ministero del Turismo e della Cultura. “Un fatto che ci rende contenti e orgogliosi come comunità”, ha spiegato il primo cittadino, ringraziando assessori, consiglieri, dipendenti e tutta la squadra coinvolta nell’organizzazione, “perché, anche se i tempi sono cambiati, noi continuiamo a lavorare rispettando la tradizione”.

“Una tradizione – ha aggiunto Tony Villani, presidente del Comitato Festa – che però rischia di scomparire, perché scarseggiano le persone in grado di raccogliere manualmente i tralci delle viti, a suon di forbici e non di macchinari: bisogna impegnarsi per evitarne la scomparsa”. Un evento religioso che smuove la coscienza della comunità, ha aggiunto anche don Luigi Lezzi, parroco di Sant’Antonio Abate: “La santità e la carità devono essere sempre presenti nella nostra vita”.

Alessandro Maria Polito ha spiegato invece come il capitale umano sia al centro di questa edizione della Fòcara, come evidenziato dal docufilm e come racconta il programma della manifestazione, “che si è sforzata di mettere in relazione i talenti locali con quelli internazionali”. Sottolineando l’impegno nella preservazione della tradizione della Fòcara grazie al coinvolgimento delle giovani generazioni e delle scuole.

L’accensione della monumentale pira, il 16 gennaio, sarà preceduta dalla esibizione musicale di otto pianisti che suoneranno su altrettanti otto pianoforti: Lorenzo Corrado, Valentina Donato, Patrizio Marrone, Carlo Mormile, Nicola Ormando, Marco Palumbo, Shana Perrella, Ugo Ruocco. Tutti provenienti dall’associazione “Napoli Piano” presieduta da Marco Napolitano con Mariano Patti Maestro concertatore.

A seguire, i Malamore, Dimaggio e la Paolo Belli & Big Band con chiusura a cura di Mundial.

Anche per il 17 gennaio non mancherà l’animazione musicale dopo lo spettacolo pirotecnico vespertino. Sul palco il novolese Munny e poi la Super Taranta Orchestra per chiudere in bellezza con Alboroise.

Un evento di richiamo internazionale, “con un’anima capace di differenziare questo luogo nel mondo e di raccontare la storia millenaria di un popolo”: così Stefano Minerva, presidente della Provincia.

“Un grande evento che rappresenta l’identità, la storia di Novoli e di tutto il nord Salento, trasformato negli anni in una opportunità per attrarre turismo sul territorio anche durante la stagione invernale e per far conoscere le nostre tradizioni”, ha aggiunto Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale. “Ma la Fòcara di Novoli non è solo questo, è un rito che unisce il sacro e il profano, la festa di Sant’Antonio Abate e il folclore, come in tutti i riti dei fuochi in Puglia che con la Regione, negli scorsi anni, abbiamo messo in rete, proprio per valorizzare comunità che conservano con grande volontà, determinazione e sacrificio la loro fede e la generosità del volontariato. Nella Fòcara c’è l’impegno di un’intera comunità che in questo periodo dell’anno si ritrova unita intorno all’antico rito. L’immagine dei novolesi che con cura, passione e anche fatica portano e sorvegliano i tralci di vite per realizzare la grande pira è uno dei più grandi valori di questa manifestazione”.

“Una delle più alte espressioni della cultura immateriale di questa terra”, ha evidenziato Gigi De Luca, direttore del Polo Biblio-Museale di Lecce, auspicando un prossimo coinvolgimento dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale. Già all’opera invece il Gal Valle della Cupa: la Fòcara di quest’anno, ha annunciato infatti il presidente Salvatore Sanghez, prevede appuntamenti quotidiani per la valorizzazione e lo studio delle attività agricole territoriali, “nella speranza che un giorno siano gli altri a visitare le nostre aziende agricole”.

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