We, torna all’Apollo il Festival sulla parità di genere: imprenditorialità e leadership i temi

We, torna all’Apollo il Festival sulla parità di genere: imprenditorialità e leadership i temi

LECCE – Donne imprenditrici e donne leader. Il 5 e il 6 aprile la città di Lecce aprirà nuovamente le porte al WE – WOMEN’S EQUALITY FESTIVAL, il più importante evento nazionale dedicato alla parità di genere. Un tema affrontato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso al Quirinale in occasione delle celebrazioni per l’8 Marzo.

Appare, infatti, chiaro che di strada da fare ce n’è ancora molta: basta fare un veloce giro sui social per comprendere come nella pancia della Nazione pulsino ancora espressioni di un pensiero a dir poco arcaico sul ruolo della donna nella società, senza contare la fatica che ancora le madri compiono sulla strada della conciliazione, a tratti impossibile, lavoro/famiglia.

Il primo passo è continuare a discuterne, interpellando la collettività. Proprio per alimentare il dibattito sul tema e per stimolare una risposta concreta ad aprile tornerà, dunque, a Lecce la seconda edizione del WE – Women’s Equality Festival. Il concept parte dall’idea di aggregare esperti, imprese e istituzioni per sviluppare riflessioni e pensiero critico su come eliminare le diseguaglianze e valorizzare le differenze, portando il dibattito ad un pubblico ampio e con molteplici linguaggi per raggiungere diverse tipologie di audience.

Focus della seconda edizione del festival è Entrepreneurship and Leadership: nel corso dei diversi appuntamenti si parlerà di contrasto alle disuguaglianze di genere, di empowerment femminile, di STEM e di linguaggio inclusivo e, contestualmente, saranno promossi numerosi incontri dedicati all’impresa e al lavoro, alla policy di genere all’interno delle aziende, con un’attenzione particolare alle eccellenze imprenditoriali pugliesi. Non mancheranno inoltre i dibattiti su linguaggio e inclusività, donne e conflitti, violenza di genere, donne nel mondo dello spettacolo.

Il Teatro Apollo di Lecce accoglierà gli appuntamenti del festival: oltre agli esperti di settore, il palco ospiterà alcuni dei nomi più importanti del panorama italiano e internazionale, come Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica impegnata ad abbattere pregiudizi di genere nel mondo STEM, Pegah Moshir Pour, attivista di origine iraniane intervenuta al Festival di Sanremo 2023, Cinzia Spanò, Presidente dell’associazione Amlet@ contro la violenza di genere nel mondo dello spettacolo, Titti De Simone, Consigliera Regione Puglia per l’attuazione del programma di governo regionale, Katia Da Ros, Vicepresidente Confindustria delega ambiente, sostenibilità e cultura, Linda Laura Sabbadini, Direttrice dipartimento sviluppo produzione e diffusione statistica Istat, Celeste Costantino, Coordinatrice Osservatorio Parità di Genere Ministero della Cultura, ed i giornalisti Daria Colombo, Marco Carrara, Eugenia Romanelli, Marco Motta, Cecilia Sala, Rebecca Pecori, Roberto Natale, Arianna Voto e Fabiana Pacella.

“Il tema dell’empowerment femminile è centrale per il prossimo futuro: la sostenibilità delle imprese e di tutto il sistema Paese deve andare nella direzione dell’inclusività per restare competitivi e garantire un futuro migliore alle nuove generazioni”, afferma Alessandro Beulcke, CEO di Beulcke+Partners. “Il WE – Women’s Equality Festival – aggiunge – è pensato per offrire uno spazio di dibattito e riflessione sui tanti aspetti della gender equality. Intanto da ora in Italia per la prima volta sono donne il capo del governo e il leader dell’opposizione, un bellissimo segnale di cambiamento”.

“Siamo lieti di accogliere a Lecce la seconda edizione del WE-Women’s Equality Festival – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci – un’occasione importante per mettere al centro temi di grandi attualità su cui la Regione Puglia ha lavorato e sta lavorando attraverso l’Agenda di Genere. Questa iniziativa, frutto di una collaborazione possibile quest’anno grazie al bando regionale di co-branding, ci consentirà di fare il punto sulle policy di contrasto agli stereotipi e alle diseguaglianze di genere in tutte le aree, dall’istruzione alla formazione, dalle politiche di welfare a quelle dello sviluppo economico”.

Ad aprire la due giorni di Festival il 5 aprile sarà il panel dedicato a Liberare i talenti, un dialogo per capire come accompagnare le imprese ad adottare policy per ridurre il gender gap. Si entrerà nel tema dell’edizione di quest’anno con l’incontro Donne, impresa e territorio, volto ad analizzare il ruolo economico e sociale dell’imprenditoria femminile. Seguirà l’appuntamento Smart Puglia, dedicato a imprese, investitori e mercati per parlare di green economy, trasformazione digitale e uguaglianza di genere. Qualità di leadership, relazioni, inclusione e welfare sono al centro del panel Economia della felicità. A seguire l’incontro Stem, ricerca, innovazione: le professioni tecnico scientifiche in cui si parlerà alle nuove generazioni di donne dell’importanza di investire nel campo del lavoro scientifico.

La giornata si chiuderà con il bellissimo spettacolo Leggere Lolita a Teheran, un reading a cura della drammaturga e attrice Cinzia Spanò tratto dal romanzo di Azar Nafisi, accompagnata dalla compositrice e pianista Roberta Di Mario. Recital e musica, sulle parole di un romanzo straordinario, per rinnovare la solidarietà alle donne iraniane.

La giornata conclusiva del festival il 6 aprile si apre con l’incontro Woman, war and Peace, un momento dedicato ad analizzare il ruolo delle donne nel corso dei conflitti. A seguire, si discuterà di educazione alla non-violenza, prevenzione, e sostegno e recupero delle vittime di violenza nel panel Violenza di Genere. Di seguito l’appuntamento Parole, parole, parole dedicato al linguaggio inclusivo e al ruolo delle donne nel mondo dello spettacolo.

A chiudere il festival in via eccezionale la proiezione del documentario WOMAN al Cinema Massimo, un progetto globale in cui 2000 donne di 50 nazioni diverse si raccontano in un ritratto intimo con la regia di Anastasia Mikova e Yann Arthus-Bertrand.

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