LECCE – Si apre il 15 giugno il campo di Boncuri, a Nardò, e la gestione, per il secondo anno consecutivo, sarà nelle mani di Croce Rossa.
È quanto emerso dal tavolo provinciale permanente in materia di lavoro stagionale in agricoltura nel territorio di Nardò e Comuni vicini riunitosi oggi alle 11, in web conference. Assieme al prefetto Maria Rosa Trio, al viceprefetto vicario Guido Aprea e al capo di gabinetto della Prefettura Beatrice Mariano, sono intervenuti i rappresentanti istituzionali (Comune di Nardò, Regione, Provincia, Inps, Centri per l’impiego, Spesal, Ispettorato del lavoro), datoriali (Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Copagri) e delle organizzazioni sindacali (Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, Uci) per organizzare l’accoglienza dei braccianti stagionali, nella maggior parte dei casi stranieri, che confluiscono nel Salento per la raccolta ortofrutticola.
Gestione a Croce Rossa
La Regione ha affidato per il secondo anno consecutivo la gestione del campo di accoglienza di Boncuri (150 posti) alla Croce Rossa Italiana. “Una soluzione che ci tranquillizza vista la buona gestione riscontrata lo scorso anno”, dicono Gianluigi Visconti, Monica Accogli e Mauro Fioretti, segretari generali provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil. “Ribadiamo la necessità di passare dal concetto di accoglienza a quello di integrazione, attraverso la piena attuazione del progetto di albergo diffuso, di cui si parla da anni. Oltretutto è un progetto sostenuto da un bando dell’Ente Bilaterale Cassa Amica, che riconosce un contributo economico ai braccianti che prendono in affitto una casa con regolare contratto”. Il Comune di Nardò ha garantito l’installazione dei prefabbricati in tempi rapidi, in modo da aprire il campo di Boncuri già il 15 giugno.
Lavoro e trasporti
“Per sconfiggere in maniera definitiva il caporalato, resta fondamentale risolvere due problemi: mercato del lavoro e trasporti. Per quanto riguarda il primo punto, gli strumenti messi in campo restano ancora poco risolutivi. Le Liste speciali di agricoltura sono poco utilizzate dai datori di lavoro, nonostante l’informazione offerta dalle associazioni datoriali. Pertanto suggeriamo strumenti di sostegno alla legge regionale che istituisce la Liste. Un argomento che va discusso all’interno della sezione territoriale della Rete del Lavoro agricolo di qualità (199/2016)”, dicono i sindacalisti.
Nella medesima sede va affrontato anche il tema dei trasporti: “Abbiamo acquisito la disponibilità del direttore dell’Inps, Vincenzo Amodio, a convocare la Sezione quanto prima. Il problema del caporalato non è una situazione emergenziale, ma sta diventando ormai strutturale in questo ed in altri territori. Occorre pertanto attivare tutti gli strumenti possibili, anche alla luce delle esperienze più o meno positive degli ultimi anni. Ad esempio non hanno sortito gli effetti sperati i bandi regionali sul noleggio delle biciclette: il trasporto ha bisogno, per funzionare davvero, della collaborazione fattiva di associazioni datoriali e aziende per la mappatura delle campagne interessate dalla raccolta”.