Ecocentro, Comune cerca un altro terreno: “Ascolto dei cittadini”. Cambiare Rotta: “Retromarcia. Ora fare presto”

Ecocentro, Comune cerca un altro terreno: “Ascolto dei cittadini”. Cambiare Rotta: “Retromarcia. Ora fare presto”

PORTO CESAREO (lecce) – Un nuovo terreno per l’ecocentro dopo aver ascoltato le istanze di cittadini e associazioni: questo il messaggio lanciato dall’amministrazione comunale di Porto Cesareo, guidata da Silvia Tarantino, a proposito della vicenda del Centro Raccolta Rifiuti che sarebbe dovuto sorgere in località Il Poggio, nei pressi del campo sportivo.

A quanto pare, “unica area disponibile” di proprietà comunale, come richiesto dal capitolato di gara.

Ma la faccenda è stata al centro di un confronto in città. Residenti e associazioni, come il comitato “Il Poggio”, hanno manifestato il loro dissenso anche tramite una raccolta firme e tanto è bastato perché l’amministrazione si dicesse disposta a cercare una differente ubicazione. La faccenda è approdata in data odierna in Consiglio Comunale, al fine di “cercare, ove possibile, di trovare una soluzione differente dando l’indirizzo agli uffici per individuare altri terreni, anche se non di proprietà del Comune, idonei alla realizzazione del centro”, ha spiegato in una nota il Comune.

Un cambio di passo che “non è un dietrofront ma un’apertura“, spiega l’amministrazione. Se venisse realizzato al Poggio, “l’ecocentro sorgerebbe in un’area particolarmente urbanizzata, a notevole valenza turistico-ricettiva e non può essere escluso a priori qualche odore molesto in zona”, si sottolinea. Inoltre “sono state portate alla nostra attenzione difficoltà nella viabilità per il passaggio di grossi mezzi su una strada molto trafficata, di collegamento tra la SP 359 e la litoranea per Sant’ Isidoro, non da meno il CCR sarebbe localizzato a sud, troppo distante rispetto al baricentro del territorio e difficile da raggiungere, soprattutto durante il periodo estivo, per residenti e villeggianti”.

Da qui la decisione di dare mandato agli uffici comunali di valutare, anche attraverso un’indagine di mercato e a norma di legge, se ci siano sul territorio dei terreni alternativi compatibili. “Siamo disponibili come sempre al dialogo e a trovare ogni soluzione possibile nei limiti della legge e del buon senso – dichiara la sindaca Silvia Tarantino-. Questo ulteriore passaggio ci è sembrato necessario. Ogni via deve essere battuta e i cittadini ascoltati, senza mai lasciare adito a nessuno di pensare che l’amministrazione non operi per il bene dell’intera comunità”.

Soddisfazione è stata espressa dal comitato Il Poggio che, in una lettera al presidente dell’assise consiliare, esprime “tutta la nostra soddisfazione per tali intenzioni. Rivedere le proprie precedenti determinazioni è un atto politicamente forte che qualifica questo Consiglio comunale. Riconoscere il prevalente “pubblico interesse”, così come manifestatosi a valle di una originaria decisione assunta, è una decisione politico-amministrativa che segnerà positivamente le vicende di questa amministrazione”.

“La maggioranza consiliare, finalmente e con ritardo, fa retromarcia sulla decisione di costruzione del nuovo ecocentro comunale su via De Pascalis, località il Poggio”, è la valutazione del gruppo consiliare di opposizione Cambiare Rotta.

“Il comitato di quartiere del Poggio, le opposizioni consiliari e gli sportivi da tempo chiedevano di valutare un sito alternativo e baricentrico per le criticità della scelta solitaria che fece a suo tempo, nel 2017, l’amministrazione Albano. Noi di “Cambiare Rotta” prendiamo atto con soddisfazione che l’amministrazione Tarantino si sia ravveduta sulle nostre posizioni, dopo diversi solleciti”, evidenziano il capogruppo Francesco Schito e il consigliere Stefano My.

“Ricordiamo, altresì, di fare anche molto presto – sollecitano – perché i contribuenti della tassa rifiuti (TARI) pagano ogni anno, già da quasi 4 anni, ben 40 mila euro circa per un nuovo ecocentro comunale che ancora non c’è. Inoltre, abbiamo nuovamente segnalato le criticità di decoro e igiene, di accessibilità stradale dell’attuale ecocentro di via Veglie, di questo ne siamo molto insoddisfatti”.

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