OTRANTO (Lecce) – Il premier albanese Edi Rama sarà a Otranto domani, 3 settembre, ospite con alcuni componenti del suo governo del Festival Giornalisti del Mediterraneo, in corso fino a sabato 4 in Largo di Porta Alfonsina. Nella delegazione che accompagna il presidente Rama ci saranno infatti anche le onorevoli Elva Margariti, ministro della Cultura, ed Evis Kushi, ministro dell’Istruzione e dello Sport, e i primi cittadini di Durazzo e Tirana Emiriana Sako e Erion Veliaj.
La delegazione albanese da Rama incontrerà al Castello aragonese alle 17.30 i rettori delle università pugliesi (Politecnico e Università di Bari, Foggia e del Salento, LUM), il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva: obiettivo, consolidare e potenziare i rapporti di amicizia e di scambio tra l’Albania e la Puglia. Interverranno il presidente della Regione Michele Emiliano e l’assessore regionale alla Cultura Massimo Bray.
Successivamente, alle 19.30, il presidente Rama renderà omaggio nel porto di Otranto al monumento che ricorda le vittime albanesi del naufragio della “Katër i Radës”, avvenuto nelle acque idruntine nel 1997. “Siamo onorati di ospitare a Otranto, grazie al Festival Giornalisti del Mediterraneo 2021, il primo ministro della Repubblica albanese Edi Rama, che prenderà parte alla cerimonia di commemorazione delle vittime della “Katër i Radës” davanti a quel relitto diventato un’opera d’arte, un monumento all’umanità migrante. È per le 57 persone che la notte del Venerdì Santo del 1997 persero la vita tra le onde dell’Adriatico che il 3 settembre ci riuniremo davanti all’opera di Costas Varotsos”, dicono gli organizzatori. “Il Festival diviene così ponte per cementare le relazioni fra Paesi amici e avviare collaborazioni utili per le comunità e i territori”, aggiunge l’ideatore del Festival, Tommaso Forte. “Il momento istituzionale con il premier Rama ci consente anche di ribadire che la Puglia è geograficamente, ma non solo, la piattaforma ideale per consolidare il dialogo fra le culture e le storie che rendono straordinario il Mediterraneo”.
Poi gli ospiti del Festival si sposteranno in Largo di Porta Alfonsina per assistere ai dibattiti in programma a partire dalle 20.30; il primo, “Raccontare la verità tra giustizia e legalità”, vedrà la partecipazione di Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, Sigfrido Ranucci di “Report”, Alessandro Bratti, direttore dell’Ispra, Paola Moscardino, La 7, Gaetano Castellaneta, avvocato penalista. Modera Paolo di Giannantonio, Rai Tg1.
Un incontro che toccherà anche il tema ambientale, come spiega Alessandro Bratti: “Gli illeciti ambientali, soprattutto quelli collegati al traffico dei rifiuti, al consumo di suolo, agli incendi, continuano a provocare danni irreparabili all’ecosistema e più in generale al futuro del genere umano. È importante mantenere alta l’attenzione e introdurre il concetto di reato ambientale (disastro ambientale) alla stessa stregua dei delitti di mafia o comunque dei reati più gravi in assoluto. Molto importante il ruolo tecnico di Istituti come l’Ispra che possono dare un contributo determinante alla giustizia su questioni tecnicamente complesse legate a questo tipo di crimini”.
Alle 22, infine, focus su “Daphne Caruana: un delitto di Stato”: a confronto Stefano Polli, vicedirettore dell’Ansa, Gaia Tortora, vicedirettore TGLa7, Luigi Spedicato, docente dell’Università di Lecce, Cristina Giudici, Il Foglio. Modera Alessio Lasta, La 7.
L’accesso ai dibattiti della serata, totalmente gratuito, sarà contingentato per ragioni di sicurezza sanitaria: non occorre prenotarsi, ma è obbligatorio esibire il Green Pass.