Libertà di scelta per le famiglie: la nuova ordinanza di Emiliano sulla scuola conferma l’orientamento della Regione

Libertà di scelta per le famiglie: la nuova ordinanza di Emiliano sulla scuola conferma l’orientamento della Regione

PUGLIA – Libertà di scelta per le famiglie. Il governo regionale conferma l’orientamento fin qui assunto in vista del prossimo ritorno delle lezioni in presenza e dell’auspicato passaggio in zona arancione.

Ecco, quindi, la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Michele Emiliano, avente decorrenza dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico. “In applicazione della possibilità di deroga prevista nella seconda parte del comma 1 dell’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021 n.52, le istituzioni scolastiche della scuola primaria, della secondaria di primo grado, di secondo grado e CPIA devono garantire la didattica digitale integrata a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza”, si sottolinea nel testo.

“Tale scelta – si specifica – è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni. Eventuali successive istanze modificative della scelta già effettuata sono rimesse alla motivata valutazione del Dirigente scolastico. Ove il collegamento non possa essere garantito immediatamente, ogni singolo istituto, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, deve ricercare ogni altra modalità utile a consentire comunque l’attivazione della didattica digitale integrata, agli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta”.

Deve, inoltre, proseguire l’attività di sorveglianza e le istituzioni sono tenute a comunicare ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta su piattaforma, numero degli studenti e rappresentanti del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.

Alla base del provvedimento ci sono alcune considerazioni: il Dipartimento della Salute ha evidenziato, si spiega, “un lieve decremento della circolazione virale, con un tasso di incidenza settimanale al 21/04 che tuttavia si mantiene a 230 casi per 100.000 abitanti. Il decremento interessa tutte la popolazione, ma con l’eccezione delle classi di età 3-13 anni in cui si è registrato un aumento dei contagi rispetto alla precedente settimana indice di monitoraggio.
I dati della sorveglianza scolastica consentono di osservare che è stato
registrato una riduzione del numero di contagi negli studenti presenti e nel
personale scolastico, ma anche un aumento dei provvedimenti di quarantena sia per gli studenti che per il personale scolastico”.

Ecco, dunque, motivata la decisione di garantire la didattica a distanza per le famiglie che ne facciano richiesta. E le istituzioni scolastiche, si sottolinea, “devono garantire, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, le adeguate condizioni utili a consentire una idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata. Ogni conseguente adempimento, ove necessaria una implementazione tecnologica ai fini della suddetta idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata, deve avvenire con l’urgenza del caso”.

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