Nostalgia marketing: come funziona

Nostalgia marketing: come funziona

La nostalgia è presente in ognuno di noi, pensando al passato e ad alcuni momenti felici della nostra vita. Ma questo non è sentimento negativo, anzi. Vari studiosi sono concordi sul fatto che tale stato d’animo può stimolare sensazioni positive e felici. Ed è per tale motivo che molte aziende hanno cavalcato queste sensazioni con campagne di comunicazione e marketing con l’obbiettivo di suscitare in noi questo sentimento. 

Si chiama in gergo tecnico “Nostalgia Marketing”.

Il termine Nostalgia deriva dall’unione di due parole greche e può essere tradotto in italiano con “Dolore del ritorno” . Ciò indica un sentimento di tristezza e rimpianto per momenti, persone e cose legate al passato, che vorremmo rivivere ma che è possibile farlo solo nei ricordi.

Il più delle volte, probabilmente ciò che percepiamo come un passato felice o migliore rispetto ai momenti odierni, altro non è che un bias cognitivo, ovvero un pregiudizio legato al passato. Questo perchè, con il passare del tempo, acquisiamo sempre più ricordi e questi si uniscono tra loro.

Ed è proprio su tale sentimento che hanno fatto leva le imprese nelle loro strategie di marketing. E’ qui infatti che si colloca il concetto di Nostalgia Marketing, che rende accessibile l’inaccessibile, mediante una rievocazione dei tempi passati, attraverso spot pubblicitari, jingles, campagne di comunicazione a mezzo social, foto, video, oggetti che stimolano in noi questa sensazione.

La Nostalgia inizia ad essere trattata nel campo del marketing a partire dalla fine degli anni ’80, quando gli studiosi Robert Schindler e Morris Holbrook a fine degli anni ’80 analizzano il fenomeno definito come age related preference peak, traducibile con “picco della preferenza legata all’età”, cioè quel periodo di tempo, solitamente intorno ai 20 anni circa, nel quale un individuo inizia a sviluppare passioni e preferenze, sviluppa i primi rapporti interpersonali importanti e vive esperienze che lo segneranno successivamente.

Un ulteriore studio sulla nostalgia come leva di marketing viene invece portato avanti e sviluppato dai ricercatori e professori S. Holak, W. Havlena e A. Matveev nel 2007.

Questo è centrato sulla nostalgia del consumatore, suddivisibile in:

  • Personale, legata ai ricordi del proprio vissuto;
  • Interpersonale, legata ai ricordi altrui;
  • Culturale, connessa alla memoria di una community o una generazione;
  • Virtuale, che narra tramite foto, video, oggetti, libri, gli avvenimenti del passato;

Bene, per concludere si può dire che questa strategia di marketing e comunicazione è molto in auge oggi ma va presa per quella che è. Bello rievocare i ricordi del passato ma attenzione a non farsi prendere troppo dalla nostalgia.

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