GALATINA (Lecce) – Un teatro partecipato, in cui il pubblico sia da considerarsi parte integrante della rappresentazione.
È questa la filosofia seguita da OTSE – Officine Theatrikés Salento Ellàda che, con il progetto “Ogni casa è un teatro”, ha inteso dare a chiunque la possibilità di trasformare la propria abitazione in un palcoscenico e ospitare – ad esempio nel proprio giardino – uno spettacolo teatrale.
Su invito della famiglia ospitante si può dunque andare a teatro in un luogo accogliente, non formale, nel pieno rispetto delle regole anticovid che ancora governano questo tempo pandemico.
Domani, lunedì 27 settembre, sarà la volta di una famiglia di Galatina che ospiterà, nei propri spazi, “La guerra di Rocco“, diretto e interpretato da Massimo Giordano, la storia di un’anima semplice, ingenua e buona come il pane che parte al fronte avendo piena fiducia nell’uomo per poi accorgersi che nella guerra niente ha senso. La scena è quella della guerra del ’15-’18, ma la verità è che la storia di Rocco potrebbe essere riproposta su mille teatri di guerra, ieri come oggi. Perché la mancanza di significato e di risposte è caratteristica di ogni conflitto.
Le Officine teatrali Otse portano avanti, contemporaneamente, progetti sul Teatro di Comunità, sugli autori greci e sulla lingua, partendo dal greco, passando per il griko e i dialetti salentini. Per la regia di Angela Malfitano, Otse ha portato in scena la commedia Lisistrata di Aristofane: prossimi appuntamenti a Galatina, ex complesso monastico delle Clarisse di Santa Chiara, il 28 e il 29 settembre. (Per info e prenotazioni: 388.1814359 – 320.1542153).
L’associazione ha, inoltre, dato vita a un laboratorio, condotto da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, rivolto a un gruppo di persone con disabilità visive, attori professionisti e allievi attori, conclusosi con la messa in scena de “I figli della frettolosa”.
Emotivamente coinvolgente, inoltre, la rappresentazione de Le Baccanti di Euripide, spettacolo nato dal laboratorio di comunità condotto da Angela Malfitano.
Un teatro vivo, intenso e partecipativo, quello rappresentato dall’associazione culturale Otse, che fa capire come il pubblico sia tutto tranne che spettatore passivo.
Immagine dalla pagina facebook dell’associazione Otse