“Una via intitolata a Raffaele”, la proposta del consigliere Pala in memoria di Baldassarre

“Una via intitolata a Raffaele”, la proposta del consigliere Pala in memoria di Baldassarre

LECCE – Una via a Lecce per ricordare Raffaele Baldassarre, politico ed avvocato originario di Cavallino deceduto nel 2018 a 62 anni in seguito a un malore. In tanti ne ricordano sempre il suo essere un gentiluomo della politica, dote non più così comune. Giorgio Pala, consigliere comunale a Lecce, nel ripercorrerne la carriera, propone l’intitolazione di una via a suo nome.

A breve si terrà la prima riunione annuale della Commissione Toponomastica del Comune di Lecce, evidenzia, infatti, Pala. Il suo scopo è proprio quello di esprimere pareri obbligatori non vincolanti su diverse questioni, tra cui le proposte di intitolazione di spazi o aree comunali.

“Dopo un’attenta riflessione personale e dopo aver sentito gli Uffici preposti, ho scelto di formalizzare la proposta di intitolare una via della nostra città a Raffaele Baldassarre”, fa sapere Pala.

“Insieme a sua moglie Francesca e ai suoi figli Gaetano e Nicolò, ho elaborato le corpose note biografiche che dovremo obbligatoriamente allegare alla proposta: sarà un momento per ricostruire le tappe della carriera di un gentiluomo della politica e della professione, che ha fatto di Cavallino la sua residenza ma di Lecce il centro di ogni sua attività”, sottolinea.

Ed ecco le tappe del suo percorso: “Stimato avvocato, presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori, segretario di partito, consigliere comunale, consigliere provinciale, consigliere regionale, fino ad arrivare a diventare parlamentare europeo e vicepresidente della Commissione Giuridica a Bruxelles”.

“È stato, per tantissimi anni, un faro della politica leccese: sicuro nelle sue posizioni ma al tempo stesso stimato da ogni parte politica, ferreo nei suoi ideali di centrodestra ma capace di dialogare con tutti. Oggi avviamo questo iter – dichiara Pala – affinché Lecce lo possa ricordare come merita, perché è quasi un obbligo morale della città nei confronti di Raffaele”.

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