[video] – Parità di genere, obiettivo ancora lontano. La battaglia di Cgil contro gli “stereotipi” e l’esempio di Melpignano

[video] – Parità di genere, obiettivo ancora lontano. La battaglia di Cgil contro gli “stereotipi” e l’esempio di Melpignano

MELPIGNANO (Lecce) – Di strada da fare per la conquista di una effettiva parità di genere, al di là delle parole, ce n’è da fare ancora tanta. Perché è un obiettivo ancora ben lontano dall’essere raggiunto, in molti ambiti: si pensi a quanto sia insito nella mentalità comune il concetto di cura come compito che compete quasi solo esclusivamente alle donne.

E questo anche in virtù, come evidenziato dalla segretaria provinciale Cgil Valentina Fragassi nel corso di un evento a Melpignano, di quegli “stereotipi ancora profondamente radicati nella società”. E, ancora, si pensi, come evidenziato dalla giornalista di Lecceprima che ha moderato l’evento, Valentina Murrieri, alla “narrazione tossica”, anche questa ricadente in molti ambiti, persino storico, “come quando si parla di padri costituenti e mai di madri costituenti”, come se le donne non avessero dato anch’esse il contributo fondamentale affinché l’Italia si facesse Nazione.

Dimenticanze e leggerezze di una società che ha ancora molto da apprendere. E molti miti sessisti da sfatare. Se ne è parlato ieri nel corso di una iniziativa pubblica proposta da Cgil Lecce e Comune di Melpignano in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alla presenza di Susanna Camusso, già segretaria generale della Cgil e oggi responsabile per le Politiche di genere e le Politiche europee della Cgil Nazionale e, collegata in videoconferenza, Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia Romagna. Intervenute anche Filomena Principale, segretaria della Cgil Puglia, e Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano.

Ed ecco alcuni dati, poco incoraggianti: l’indice sull’uguaglianza di genere dell’Unione Europea a 27 si attesta a 68 punti su 100 (dove il dato massimo equivale alla piena parità di genere). L’Italia è solo 14esima nella classifica comunitaria, con un Gender Equality Score pari a 63,8, che è frutto della media tra vari parametri: salute (in Italia indice all’88,4, unico parametro al di sopra della media europea che si ferma all’87,8), lavoro (media europea al 71,6; Italia ultima nell’Ue con un indice pari a 63,7), denaro (82,4 nell’Ue; 79,4 in Italia), conoscenza (Ue al 62,7; Italia al 59), tempo (in Europa 64,9; in Italia 59,3), potere (55 nell’Unione; 52,2 nel nostro Paese).

Ai nostri microfoni Susanna Camusso traccia un quadro della situazione:

E la sindaca spiega cosa può fare un’amministratrice per incentivare e sostenere la battaglia per il raggiungimento della parità di genere. Quello di Melpignano è, in effetti, un esempio virtuoso.

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