Bellanova, ritorno nelle vesti di viceministro alle Infrastrutture. Con diversi temi in agenda

Bellanova, ritorno nelle vesti di viceministro alle Infrastrutture. Con diversi temi in agenda

ROMA – A volte ritornano. In altri ruoli, certamente. Ma, in fondo, sempre uguali a se stessi. È il caso della senatrice Teresa Bellanova, uscita dalla finestra del Governo Conte, rientrata dalla porta del Governo Draghi come Viceministra delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La foto sui social a bordo di un autobus, come a sottolineare la vicinanza alla causa del trasporto pubblico in Italia, suscita da una parte le congratulazioni di chi si sente vicino ai renziani o gradisce il personaggio, dall’altra le critiche di chi ne ha preso le distanze in tempi recenti o non si è mai sentito affine.

In ogni caso, gradita o no, la senatrice di lavoro da fare ne avrà tanto, al fianco del ministro Enrico Giovannini, a partire dal dossier dell’Alta Velocità/Alta Capacità che domenica scorsa ha portato sul piazzale della stazione di Lecce – al netto delle polemiche sulle bandiere – la vivace protesta di chi chiede che venga, finalmente, colmato il gap infrastrutturale storico tra nord e sud.

C’è poi la questione dei collegamenti del Salento con l’aeroporto di Brindisi, il completamento – anche questo materia annosa, anzi, storica, quasi – dei lavori della statale 275 Maglie – Leuca, i collegamenti ferroviari su linee interne, secondarie ma strategiche per chi le percorre ogni giorno a fini lavorativi. E ci sono i fondi del Recovery Plan, sfida e opportunità per guardare, finalmente, al futuro.

Alla viceministra Bellanova toccherà, da salentina, recepire tali istanze. La già ex ministra all’Agricoltura – fuoriuscita dal Governo Conte con il resto della delegazione di Italia Viva nell’ambito della crisi scatenata da Matteo Renzi – ora riveste un nuovo ruolo su un dossier chiave, di importanza strategica, quale quello dei trasporti.

In sostanza c’è un territorio che chiede di essere all’altezza della sua fama in termini di turismo e attrattivo per gli investimenti. Ma senza collegamenti efficienti l’area del Salento rischia di rimanere sempre tagliata fuori da sviluppo e competitività. Un territorio bello sì, senza ombra di dubbio, ma con una veste un po’ sgualcita e fuori moda.

Immagine dal suo profilo facebook

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