PORTO CESAREO (Lecce) – Il problema della sicurezza a Porto Cesareo arriva sul tavolo della Prefettura domani mattina, quando ormai è già passato Ferragosto. Sembra un’estate di eccessi, almeno a giudicare dai commenti di chi la cittadina l’ha frequentata.
Troppo traffico, troppa spazzatura, troppo abusivismo commerciale, troppi ombrelloni piantati a far da segnaposto, troppi bivacchi, troppi parcheggi selvaggi, troppa noncuranza nei confronti del cordone dunale e del delicato ecosistema dell’area: queste le voci non solo delle associazioni come Legambiente e Lido degli Angeli, che hanno segnalato il problema ambientale, ma anche dei residenti e delle persone in villeggiatura, che lamentano la carenza di controlli e, in genere, la presenza di una serie di questioni che si trascinano da anni.
E non è tutto. Si sono registrati anche episodi di una certa gravità finiti all’attenzione delle forze dell’ordine. La sindaca di Porto Cesareo Silvia Tarantino parla di “presenze da capogiro” – circostanza che, da un lato, può far piacere perché significa che il marketing intorno alla località funziona – ma ci sono “problematiche che rischiano di mandare in tilt le vacanze di molti e di abbassare il livello di percezione di sicurezza nonostante l’impegno delle forze dell’ordine sul territorio”, evidenzia.
“Nel corso dell’estate – chiarisce – ho più volte notiziato prefettura e questura, è evidente che all’aumento esponenziale di densità demografica dovrebbe corrispondere una maggiore dotazione di uomini sul territorio. Erano due le unità a rinforzo previste inizialmente per la locale caserma dei carabinieri e sono salite a 6 e di questo ringrazio l’ufficio territoriale di governo. Ma non è abbastanza. lo dimostrano le cronache di questi ultimi giorni che parlano di risse, rave, incidenti stradali, abusivismo commerciale“.
Una questione, sottolinea, “che va affrontata di petto e risolta con tutte le forze in campo in sinergia”. Ecco pertanto che della faccenda se ne parlerà in Prefettura domani mattina in occasione del comitato tecnico per l’ordine e la sicurezza.
Ma per quanto riguarda la gestione di questioni ordinarie, come la viabilità e la sosta selvaggia, per dirne una, anche l’amministrazione in carica è finita nel mirino. Un fatto appare ormai certo: al di là dei profitti che numeri così importanti di turisti possono generare, è tempo di pensare anche alla sostenibilità: il territorio non può sopportare ancora a lungo un carico antropico del genere. Anche perché si tratta di preservare non solo il presente e la legittima esigenza degli imprenditori di fatturare, ma anche – e soprattutto – il futuro, per dare modo pure alle generazioni successive di poter godere ancora delle meravigliose bellezze di Porto Cesareo e dintorni.