Contrasto alla povertà educativa, Veglie risponde sì ad avviso ministeriale “Educare in Comune”

Contrasto alla povertà educativa, Veglie risponde sì ad avviso ministeriale “Educare in Comune”

VEGLIE (Lecce) – Si propone il finanziamento di iniziative, anche di tipo sperimentale, volte al contrasto della povertà educativa e al sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone minorenni l’avviso pubblico “Educare in Comune” emanato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio.

L’amministrazione comunale di Veglie, con delibera di Giunta n. 6 del 25 gennaio, ha deciso di aderire, soprattutto in considerazione del fatto, come si legge nel documento, che “il diffondersi della pandemia sanitaria da Covid19 ha determinato, sia a causa dell’aumento della povertà economica sia a causa della chiusura di molti servizi, un acuirsi delle disuguaglianze e dei divari che sono alla base della povertà educativa”.

L’educazione dei minori rappresenta, in realtà, un tema straordinariamente attuale e urgente anche fuori dal contesto emergenziale cui la pandemia ha abituato tutti a vivere. Perché solo fornendo a bambini e adolescenti gli strumenti educativi necessari, erogati nel modo corretto e con rispetto dei tempi e della sensibilità di ognuno, si pongono le basi per una società in cui i principi della democrazia abbiano la meglio su disvalori quali la violenza e la discriminazione.

Destinatari unici del finanziamento di cui all’avviso ministeriale sono i Comuni. Le proposte progettuali formulate dagli enti dovranno “valorizzare lo sviluppo delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali dei bambini e degli adolescenti, al fine di renderli individui attivi e responsabili all’interno delle proprie comunità di appartenenza, promuovendo il rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere esistenti e dovranno, inoltre, in linea con gli obiettivi della Child Guarantee, prevedere interventi volti a contrastare gli effetti negativi prodotti dalla pandemia su bambini e ragazzi, tenendo conto degli aspetti relativi al genere, all’età e alle provenienze culturali, nonché alle diverse abilità dei bambini e adolescenti coinvolti”.

Tre le aree tematiche individuate: “Famiglia come risorsa“, “Relazione e inclusione“, “Cultura, arte e ambiente“. L’avviso finanzia progetti della durata di 12 mesi, di importo compreso tra 50mila e 350mila euro a totale carico del Dipartimento. Le domande vanno inviate entro l’1 marzo. La Giunta vegliese, guidata dal sindaco Claudio Paladini, ha deliberato, pertanto, di partecipare essendo gli obiettivi dell’avviso ministeriale ritenuti “coerenti” con quelli dell’amministrazione.

La proposta è venuta dagli assessori alla Cultura, Katia Prato, alle Politiche Sociali, Stefania Capoccia, e all’Ambiente, Marco Miccoli. Al responsabile del settore affari legali e servizi alla persona il compito di assumere i conseguenti atti di natura tecnico-gestionale nonché di predisporre apposito avviso pubblico per raccogliere, tra scuole, enti del terzo settore, imprese sociali, enti ecclesiastici, servizi educativi, manifestazioni di interesse a coprogettare con il Comune interventi nelle aree tematiche oggetto dell’avviso ministeriale.

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